Ο πληρέστερος οδηγός για το νησί της Τήνου
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Tinos è una destinazione amata da molti vaggiatori poichè combina elementi di natura avversativi: il montuoso con il pineggiante, l'arido con il fecondo, il mare con la montagna..... Il clima temperato dell'isola favorisce vari tipi di attività, mentre i venti forti estesi spiegano la qualificazione che gli si donó, come “l'isola di Eolos

Tinos consiste di 195 kilometri quadrati di estensione, occupando il terzo posto in grandenza fra le cicladi, dopo le isole Andros e Naxos (alcuni la classificano al quarto posto dopo Paros). La sua forma è quasi triangonale e fa parte della linea isolare, insieme ad Andros e Mykonos, che si estende di fronte a Eubea. Il crinale che divide l'isola in due parti, nel settentrionale e in quello meridionale, va a finire a “Kechrobunio” e a Tsikniàs” (di cuasi 720 metri di altezza), dove secondo la mitologia si erigevano i palazzi di Eolos, dio del vento. La lunghezza totale del litorale è di 114 kilometri, consistente al maggior parte di coste frastagliate, numerosissime baie, promontori e di spiagge per tutti i gusti: frequentate o deserte, tutte accessibili via la rete stradale centrale o per stradine in terra battuta ma anche a piedi per viottoli pintoreschi. Sull'isola ci sono sessantadue insediamenti dei quali più di cuaranta sono villaggi, fenomeno un po raro in confronto alle altre isole delle cicladi ma anche rispetto alla grandezza dell'isola stessa. Nel censimento di 2001 furono inventariati 8.574 abitanti, alcuni dei quali vivono in capitale e altri ai villaggi.

La principale caratteristica dell'isola è il suo terreno roccioso. C'è una gran quantità di granito, di scisto o di marmo (il bianco ma anche quello verde). La flora è sopratutto cespugliosa, com'è per esempio il cerdo, il mirto, i cereali etc, e le piante a cespuglio di prato che si possono utilizare in cucina ma anche come tisane, per esempio la camomilla, la salvia, la caperi a altro. Nella fauna dell'isola appartengono le palombe, i conigli feroci, le pernici e vari tipi di uccelli migratori, come le tortore o le quaglie, presenti all'isola da settembre fino a febbraio. La sua economia si basa sopratutto all'agricultura, la navigazione, la pesca e il turismo -inanzitutto durante i mesi estivi- mentre esporta il suo eccecionale marmo verde e altri tipi di rocce, vegetali, frutta e verdura, patata, latticini (i tipici formaggetti di Tinos, la groviera, la ricotta picante), il miele di timo d'alta qualità la rinomata uva rosetta.